News / lunedì 7 luglio 2014

Normative E-commerce

Normative E-commerce

Arrivano importanti novità dal fronte e-commerce. Dal 13 Giugno 2014, infatti, a seguito dell’attuazione della direttiva europea 2011/83/Ue sui diritti dei consumatori, è cambiato il Codice del Consumo relativamente ai contratti a distanza e negoziati fuori dei locali commerciali.

La nuova normativa si applica ai contratti d’importo pari o superiore a 50,00 euro (precedentemente 26) e riguarda solo i consumatori-persone fisiche. Inoltre è ora sul venditore che grava l’onere della prova per quanto riguarda gli obblighi di informazione precontrattuale.

Normative e-commerce: è cambiato il Codice del Consumo Ovviamente la normativa invita ad utilizzare un linguaggio semplice e chiaro nella redazione del contratto e ad indicare l’identità e l’indirizzo fisico del venditore oltre a quello telematico se diverso.

Cambiamenti ci sono stati anche dal lato dei costi in quanto il pagamento con carta di credito, debito o altro mezzo elettronico non può essere gravato da costi aggiuntivi. Deve poi esserci chiarezza su quale sia il costo totale che l’acquirente deve pagare, compreso quindi di imposte o costi di trasporto (se il prezzo non è definibile alla stipula del contratto devono comunque essere comunicate le modalità di calcolo).

Dal punto di vista più strettamente operativo i beni devono essere consegnati entro 30 giorni e in caso di ritardo il contratto potrà essere sciolto e il venditore sarà obbligato a risarcire i danni.

I cambiamenti più significativi riguardano la questione del recesso e rimborso. Da 10 si è passati a 14 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto o dalla data di acquisizione del possesso fisico del bene, come termine del diritto di recesso dal contratto. Sono 14 anche i giorni dalla data del recesso, entro i quali dovrà avvenire il rimborso che di norma dovrà essere effettuato con lo stesso mezzo di pagamento utilizzato dal cliente; e saranno a carico del venditore le spese di consegna originarie del bene ma non quelle di restituzione. Inoltre il venditore si assume il rischio dei danni che possono avvenire durante il trasporto a meno che l’acquirente non richieda strumenti di trasporto alternativi a quelli proposti dall’esercente. Il bene poi potrà essere restituito anche se deteriorato e il consumatore sarà responsabile solo della diminuzione del valore risultante da una manipolazione diversa da quella necessaria per accertarsi della conformità del bene.

Aumentano da 60 a 90 e da 90 a 360 (+14) anche i giorni entro i quali si può esercitare il diritto di recesso in caso di mancanza della clausola di recesso rispettivamente dalla conclusione del contratto e dalla consegna del bene. Il consumatore deve poi essere informato nei casi in cui il diritto di recesso non può essere applicato.

Tra le altre novità è stato introdotto il divieto di utilizzare le caselle preselezionate sui siti web.

Link della normativa completa per chi volesse approfondire l’argomento: Gazzetta Ufficiale

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