News / lunedì 3 novembre 2014

Social Banking: le banche italiane sempre più social

Social Banking: le banche italiane sempre più social

Sono stati pubblicati i risultati della II edizione di SocialMinds, il progetto di ricerca per l’analisi del livello di adozione e utilizzo dei Social Media da parte delle banche italiane. La ricerca, avviata a gennaio, si è conclusa il 24 giugno 2014 con l’Italian Social Banking Forum, durante il quale sono stati presentati i risultati.

Innanzitutto bisogna ricordare che il settore bancario è stato tra i primi ad adottare il canale digitale per l’intermediazione dei propri servizi, con home e mobile banking, e recentemente ha deciso di affacciarsi anche alle opportunità offerte dai social. Con successo.

Quali sono gli obiettivi della presenza della banca sui canali social? 
  • 90% - Creazione di relazioni/community con clienti/prospect
  • 86% - Aumento della brand awareness
  • 62% - Ingaggio della clientela
  • 57% - Customer care e miglioramento del livello di servizio
  • 38% - Aumento della base clienti 
  • 33% - Creazione partecipativa per l’innovazione di prodotti/servizi (crowdsourcing) 
  • 10% - Altro 
Fonte: elaborazione KPMG Advisory sulle risposte fornite dal campione

Dallo studio Social Banking 2.0 realizzato da Kpmg con Decisyon/Ecce, invece, emergono dati interessanti che riguardano i due social network più popolari per gli utenti. Business People riporta che le banche hanno registrato un incremento del 90% di fan su Facebook e del 180% di follower su Twitter.

I dati che emergono, a confronto dell’anno passato, parlano di una crescita di fan e follower, ma con una riduzione dell’engagement su Facebook (dallo 0.6% del 2013 allo 0.4% del 2014), mentre per Twitter si è registrato un moderato aumento. Sembra, quindi che le banche non siano ancora riuscite a coinvolgere efficacemente gli utenti affinché siano effettivamente più attivi sulle pagine.

Nota positiva invece per la notorietà online e le condivisioni: se nel 2013 il People Talking About medio della pagina ammontava a 976, nel 2014 ha raggiunto quota 21.401. Questo significa che i post pubblicati in bacheca dai brand hanno una diffusione maggiore grazie alla condivisione dei fan. I fan delle banche su Facebook hanno generato circa 6.600 attività, mentre i follower su Twitter hanno generato circa 8.400 attività.

Per quanto riguarda gli orari di pubblicazione dei contenuti, i brand hanno posticipato il picco delle attività su Facebook tra le 9 e le 16 (nel mese di aprile 2013 era tra le 7 e le 15), con alcune punte anche intorno alle 6 del mattino. I fan, invece, continuano ad essere più attivi principalmente nelle ore centrali della giornata (10-14). Su Twitter, invece, le banche hanno allargato le fasce orarie di attività che si concentrano prevalentemente durante l’orario lavorativo (8-12, 14-18). Anche i follower, rispetto al 2013, hanno ampliato l’intervallo di tempo in cui inseriscono attività e su Twitter sono attivi soprattutto durante l’orario lavorativo.

Studio approfondito riguardo al Social Banking realizzato da KPMG: scarica il pdf

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