News / martedì 5 luglio 2022

Come fare l'analisi SEO di un sito web

Come fare l'analisi SEO di un sito web

È molto importante fare un’analisi SEO del proprio sito web per comprenderne lo stato di salute e conoscere eventuali margini di miglioramento. Rendere il sito web sempre più ottimizzato e indicizzato agli occhi di Google è ormai una pratica fondamentale se si vuole avere visibilità online. La fase di analisi è fondamentale da svolgere soprattutto se il progetto è appena nato, ti aiuterà a scalare la SERP e a posizionarti tra le prime posizioni su Google. Vediamo insieme gli step fondamentali da considerare per fare l’analisi di un sito web (detta anche Audit SEO).

 

Quando fare SEO Audit

L’analisi SEO di un sito web è indispensabile nel momento in cui si stanno rilevando delle criticità al traffico organico (sia un calo improvviso che un calo lento ma costante) o semplicemente il progetto non raggiunge le KPI prefissate ed è il momento di intervenire. La SEO audit non riguarda soltanto i progetti e-commerce (di cui abbiamo un approfondimento qui se vi interessa la SEO per ecommerce) ma anche i siti web, siano essi istituzionali, portali informativi o blog, perché la SEO è indispensabile per veicolare tutto il traffico organico (ovvero spontaneo) sul vostro sito.

 

Cosa analizzare per fare un’analisi SEO del sito?

A seconda del progetto che si deve analizzare ci sono diversi fattori da prendere in considerazione. Ve ne elenchiamo alcuni di cui tener conto:

  • Posizionamento SEO del sito: come è posizionato attualmente il sito web? Di recente ha registrato cali o flessioni? Se sì in quali pagine e con quali keyword?
  • Velocità di caricamento del sito: esistono dei tool utili a calcolare la velocità di caricamento delle pagine del sito, indicando gli elementi che si possono ottimizzare per migliorarne il punteggio. Hai mai provato PageSpeed insights?
  • Il protocollo di sicurezza HTTPS: Google promuove l’utilizzo del protocollo HTTPS, infatti è uno dei criteri di ottimizzazione dei siti web, perché garantisce la sicurezza dei dati di chi li naviga.
  • Link interni ed esterni: i link interni tra una pagina e l’altra devono funzionare correttamente e rispettare l’alberatura del sito, aiutando così l’utente nella navigazione. I link esterni detti anche backlink devono provenire da siti di buona qualità, altrimenti Google vi penalizzerà.
  • Sito ottimizzato per la versione mobile: con il nuovo algoritmo Mobile First la posizione del sito nella SERP è determinata prima di tutto dalla versione mobile mentre solo in seguito considera la versione desktop.
  • Attenzione ai cloni: è molto importante controllare che non ci siano contenuti o pagine duplicati, perché Google vi penalizzerà certamente.
  • Elementi tecnici SEO on page: controllate periodicamente che tutti i parametri tecnici siano corretti e non vi siano errori, per farlo vi sarà molto utile controllare Google Search Console ed intervenire tempestivamente.
  • Confronta i contenuti dei primi risultati in SERP: una best practice da mettere in pratica è guardare quali contenuti Google sta premiando per una determinata keyword e ispirarsi a quelli se dovete creare nuovi contenuti.


Infine, Google considera la User Experience un fattore fondamentale per premiare un sito web: ogni pagina dunque deve rispettare determinate caratteristiche che permettano una facile navigazione e una migliore fruizione dei contenuti, poiché le necessità dell’utente rappresentano una priorità assoluta per Google.

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