Se ti stai informando su come creare una campagna Facebook allora hai già chiaro quali siano i motivi per cui è bene investire su questa piattaforma. Avrai già creato la tua pagina Facebook, strutturato la gestione del profilo e messo in atto le prime attività per pubblicizzare la pagina aziendale. Tuttavia non stai ancora ottenendo i risultati sperati e sei venuto a conoscenza del fatto che una campagna Facebook ti potrebbe aiutare.
Ma quali sono effettivamente i motivi per cui diventa imprescindibile creare una campagna Facebook? Scopriamolo insieme.
Sono diverse le motivazioni per cui cerare una campagna Facebook diventa un must per qualsiasi gestore di un profilo aziendale, ecco le principali:
Ora che hai compreso a pieno perché vale la pena investire su Facebook entriamo nel vivo e vediamo insieme tutti i passaggi pratici.
Lo strumento numero uno per poter creare campagne Facebook in maniera professionale è il Business Manager: un tool un po’ ostico per chi non è avvezzo, ma che sicuramente consente una gestione ben organizzata di tutto l’advertising e non solo.
Una volta fatto accesso con il proprio profilo personale e creata la propria pagina aziendale, basta digitare business.facebook.com/overview per accedervi (Facebook spesso lo crea in autonomia) o per crearlo ex novo. Da qui è possibile collegare il proprio account Instagram alla pagina aziendale, per poter sfruttare entrambi i social facenti parte dello stesso ecosistema ormai da diverso tempo, e realizzare il proprio account pubblicitario, indispensabile per poter creare le campagne su Facebook.
Oltre a questo, in questa fase di setup ti consigliamo anche di installare il Pixel di Facebook sul tuo sito. Una stringa di codice HTML che permette di tracciare le azioni degli utenti online, che consente di conoscere il proprio pubblico e migliorare i risultati delle campagne.
L’installazione del pixel è obbligatoria solo per le campagne con obbiettivo “conversione” ma è fortemente consigliata in tutti i casi per le motivazioni sopra citate.
Le campagne Facebook (e Instagram) prevedono 3 diversi livelli di impostazione.
Per prima cosa quindi si crea la “Campagna” determinandone l’obiettivo tra:
È necessario scegliere con oculatezza in quanto Facebook si baserà sull’obiettivo selezionato per mostrare la campagna agli utenti.
In questa fase si determina anche il budget che si ha intenzione di allocare, a livello giornaliero o totale, sul periodo selezionato.
Quindi si passa a livello di “Gruppo di inserzione”. Qui viene definito il target di riferimento, attraverso caratteristiche demografiche, interessi, località etc.
Tra le varie opzioni disponibili, si può generare anche un Pubblico personalizzato, scegliendo ad esempio come target gli utenti che hanno già acquistato o visitato il tuo sito, i fan delle tue pagine social e tante altre possibilità di combinazione.
Oppure puoi creare un Pubblico simile sulla base di un pubblico personalizzato. L’algoritmo sfrutterà un pubblico di origine per generarne un altro più ampio formato da persone con caratteristiche demografiche e interessi affini a quello di partenza.
Quindi si passa alla scelta dei posizionamenti delle inserzioni, per decidere dove si vuole che gli annunci vengano visualizzati. È possibile scegliere tra i posizionamenti automatici, lasciando a Facebook e Instagram di mostrarli dove performano meglio, o manuali, scegliendo personalmente quelli desiderati.
Infine si procede con la creazione dell’inserzione, in linea con i gusti e gli interessi della tua buyer persona: è possibile utilizzare il formato più adatto e caricare immagini o video, accompagnati da un testo e eventualmente il link di una pagina di destinazione con relativa call to action. Mi raccomando, attenzione alle dimensioni e ai formati delle creatività, è necessario scegliere quelli giusti.
Ora non resta che cliccare sul pulsante “Pubblica” e la campagna sarà avviata. Attenzione però, i giochi non sono finiti qui! Dopo una settimana guarda i risultati, esamina i dati e ottimizza la campagna laddove necessario: le campagne su Facebook prevedono un lavoro di revisione e controllo continuo.
È difficile dare una risposta a questa domanda, perché la buona notizia è che la scelta è totalmente nelle tue mani.
Il budget deve essere commisurato all’obiettivo e al target scelto, inoltre, dopo un periodo di prova, sarà necessario fare delle valutazioni e ottimizzarlo perché ogni business è una realtà a sé.
Possiamo però farti qualche esempio in base alla categoria merceologica.
Nella categoria cosmesi in media il costo è di 0,60€ per campagne CPM (costo per mille visualizzazioni).
Questo significa che per raggiungere 100.000 persone bastano 60€ di budget.
Diverso è il caso delle categorie di professionisti che vendono i loro servizi a prezzi più alti.
Il settore immobiliare, per esempio, è un settore che necessita di budget medio-alti per fare pubblicità sui social. C’è anche da dire però che il rendimento di queste campagne, al momento della conversione, è molto alto.
In linea generale infatti più è alto il costo di un prodotto/servizio, più è alto il budget da allocare.
Un altro fattore da considerare è che nel mercato del digital in pochi anni vi è stata un’evoluzione notevole per quanto riguarda i costi della pubblicità.
Fino a pochi anni fa per arrivare ad un contatto profilato il costo era tra i 0,15-0,20€: oggi è quasi impossibile stare sotto 0,50€.
Tutto questo perché c’è un sistema ad asta e più concorrenti ci sono, più si alza il costo.
Ma non solo… è un algoritmo a decidere chi vince l’asta, in a base a diversi fattori, come il budget investito ma anche l’interazione. Più alto sarà l’engagement delle ads, più Facebook ti reputerà rilevante per quel target e quel settore. Così facendo avrai più probabilità che il tuo annuncio venga visualizzato dal maggior numero possibile di persone.